CONFSAL su Mediazione

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(AGENPARL) – Roma, 16 lug – Si è tenuto presso il Senato della Repubblica in Piazza della Minerva, il secondo appuntamento del Forum sul lavoro, l’istruzione e la formazione in tema di mediazione civile e commerciale, organizzato da Confsal, in relazione al travagliato iter legislativo che ha visto le reintroduzione della mediazione civile nel decreto del fare, approvato dall’esecutivo e in discussione alle camere. La Confsal, la confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, si è da sempre fatta portavoce di questa istanza di civiltà e di ammodernamento del paese sottoscrivendo il contratto nazionale di lavoro a protezione dei lavoratori del settore. Tra i protagonisti dell’incontro, il Senatore Gabriele Albertini del Pdl, ex sindaco di Milano e membro della Commissione giustizia che ha spiegato come la mediazione civile non debba diventare un “quarto grado di giudizio” come invece sembrerebbe diventare con gli ultimi interventi in fase emendativa. Albertini si è reso disponibile ad aiutare la Confsal e le altre sigle sindacali in favore della “giusta collocazione dell’istituto nel sistema giuridico italiano”. È inoltre intervenuto Luigi Viola, esperto di diritto processuale del lavoro e Cira Di Feo, responsabile scientifico adr conciliando che ha spiegato come, dopo la bocciatura da parte della Consulta della mediazione civile obbligatoria, Confsal e le altre sigle sindacali abbiano portato avanti in sede comunitaria il ricorso per la reintroduzione dello strumento della mediazione in funzione deflattiva del carico giudiziario e anche per fa risparmiare risorse alla macchina della giustizia. Secondo infatti i dati di Unioncamere riferiti ai 20 mesi tra il 2010 e il 2012 in cui vi è stata l’obbligatorietà delle mediazione civile e commerciale, il risparmio effettivo è stato di 420 milioni per le imprese e per i cittadini che non sono passati dal giudice ordinario ma hanno risolto attraverso la mediazione. Secondo il rapporto ‘Doing Business 2013’, realizzato dalla Banca Mondiale, il costo medio di una causa civile di fronte al giudice ordinario italiano è di circa 29,9 % del valore medio della controversia. Lo stesso rapporto dice che il tempo medio necessario in Italia per arrivare a un giudizio di secondo grado è di 1210 giorni. Sempre secondo Unioncamere, il valore medio delle conciliazioni gestite dalle camere di commercio è passato nell’ultimo decennio da 31.600 euro del 2002 ai 6700 del 2012 con un costo medio, nel 2012, pari a 3,9 per cento del valore della controversia. Quanto ai tempi nel 2012 il valore medio per l’accordo sono bastati 46,2 giorni. La Confasl, la confederazione dei sindacati autonomi dei lavoratori, insieme con Confsal-Falmef propone al governo una serie di misure urgenti per rilanciare il sistema della mediazione civile come la sottoscrizione di un accordo programmatico per incentivare il lavoro nel sistema della mediazione civile e commerciale, mediante il ricorso alle misure comprese nel decreto legge n. 76/2013, come ha spiegato Marco Paolo Gini, segretario generale Confsal, “la sottoscrizione di un accordo governativo per far accedere alla cassa integrazione guadagni in deriga gli organismi di mediazione e gli enti di formazione dei mediatori, il reinserimento immediato nel paniere Istat del settore della mediazione, per la misurazione degli indici dei prezzi al consumo, l’inclusione della Confsal ai tavoli di concertazione specifici e là dove occorra “sentire le parti sociali” in materia di mediazione civile e formazione dei mediatori” ha concluso Gini.

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