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Il Consiglio dell’Unione europea: “A seguito della sentenza della Consulta è necessario intervenire per promuovere la mediazione”

Nell’ambito della decisione che abroga la procedura di infrazione 2010/286/UE sull’esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia, il Consiglio dell’Unione europea ha deliberato una raccomandazione sul programma nazionale di riforma 2013 dell’Italia e ha formulato un parere del Consiglio sul programma di stabilità dell’Italia 2012-2017.

<interventi volti a ridurre la durata e il costo dei procedimenti e ad abbassare l’elevato livello di contenzioso, principalmente attraverso una maggiore specializzazione dei tribunali (i 21 tribunali specializzati nel diritto societario sono operativi dal settembre scorso), l’istituzione di procedure accelerate e l’introduzione di disincentivi all’uso dei servizi giudiziari. Anche le iniziative volte a modernizzare e informatizzare i servizi giudiziari contribuiscono a migliorare l’efficienza. Visto l’elevato livello di contenzioso in Italia, i meccanismi extragiudiziali di risoluzione delle controversie possono contribuire in misura considerevole ad abbreviare i procedimenti civili e ad alleggerire il carico di lavoro dei giudici e dei tribunali, come è stato sottolineato nella raccomandazione specifica per paese del 2012 e nel programma nazionale di riforma. Nell’ottobre 2012, tuttavia, la Corte costituzionale italiana ha rigettato le disposizioni che rendono la mediazione obbligatoria in diversi settori della giustizia civile.>>

La Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea individua nella giustiza civile uno dei settori in cui l’Italia deve intervenire urgentemente nel periodo 2013-2014. In particolare: <è necessario intervenire per promuovere il ricorso a meccanismi extragiudiziali di risoluzione delle controversie.>>

Quindi, il Consiglio: <promuovendo il ricorso a procedure extragiudiziali di risoluzione delle controversie>>

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