26-06-2012 Dl 83/2012

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Il decreto-legge sulla crescita spinge la mediazione delle controversie; chi rifiuta l’accordo non ha diritto al processo breve e non ha diritto all’indennizzo per il processo lungo. È una delle novità del decreto-legge 83/2012 che introduce misure urgenti per la crescita.

Tra queste, alcune riguardano il settore giustizia e, oltre al filtro per gli appelli (saranno ammissibili solo quelli che hanno chance di essere accolti), il decreto si occupa della legge Pinto, cioè la legge sull’equo indennizzo da processi lumaca. Con l’obiettivo di ridurre le spese per lo stato, il decreto elenca una serie di ipotesi in cui l’indennizzo salta.

Uno di questi casi riguarda la conciliazione. La disposizione esclude l’indennizzo se in sede di mediazione la parte interessata ha rifiutato un accordo e se la sentenza, a chiusura della causa svolta dopo il fallimento della mediazione, è dello stesso tenore dell’accordo rifiutato.

 

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