ASS.I.O.M.

Res Aequae Adr  > News >  ASS.I.O.M.
0 Comments

Negoziazione assistita e arbitrato, l’Ass.i.o.m. boccia il documento Cnf

 

Il documento redatto dal CNF per la riforma del codice di procedura civile «desta non poche perplessità soprattutto nell’individuazione dell’istituzione di Camere Arbitrali, la cui costituzione è riservata esclusivamente agli Ordini Forensi, e della negoziazione assistita, alternativa alla mediazione civile, come strumenti validi per deflazionare il contenzioso ed aggredire l’arretrato civile». È questa la posizione critica espressa dall’Associazione Italiana degli Organismi di Mediazione.

«Tale proposta, infatti – si legge in un documento dell’associazione -, non soltanto rischia di cancellare l’istituto della mediazione civile, sulla quale il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha già dichiarato come non sia possibile tornare indietro, ma non può neppure sfuggire ad un attento giurista, come riservare la gestione delle Camere Arbitrali agli Ordini professionali forensi, rischi di ledere i principi di libera concorrenza del mercato conferendo di fatto agli ordini professionali un monopolio».

Arbitrato anche agli organismi privati
L’ASS.I.O.M. ritiene, invece, che la gestione delle procedure arbitrali «debba essere affidata anche agli Organismi privati che ne abbiano i requisiti». Secondo l’associazione, «dalle ultime statistiche del 2013, pubblicate dal Ministero della Giustizia, emerge che solo nel 35,40% delle procedure di mediazione gestite dagli Organismi di mediazione istituiti dagli Ordini Forensi, le parti sedute al tavolo della mediazione civile raggiungono un accordo. Il trend di successo sale fino al 49,50% se a gestire le procedure di mediazione sono gli Organismi privati».
«Sarebbe dunque un grave errore – prosegue il documento – non prevedere che quegli organismi privati, in possesso dei requisiti necessari e con elevati standard qualitativi, non possano dare il proprio contributo anche nel settore dell’arbitrato».

Negoziazione assistita, così non va

«Quanto alla negoziazione assistita, nella proposta si legge che la parte “è dispensata dall’obbligo di mediazione se in negoziazione assistita non si trova l’accordo o se non riceve risposta alla raccomandata con la quale invita la controparte a stipulare una convenzione di negoziazione assistita”». «In proposito, gli addetti ai lavori ed i giuslavoristi ricorderanno certamente il tentativo di conciliazione, posto come condizione di procedibilità al ricorso al innanzi al Tribunale del Lavoro. Accadeva infatti che, dopo aver inviato una raccomandata alla Direzione Provinciale del Lavoro, senza che la stessa desse risposta, oppure, dopo aver fatto ore di fila in uffici affollati e chiassosi per ritirare l'”attestato” di mancata conciliazione, l’avvocato poteva procedere in giudizio. Nel 2010 l’obbligo del tentativo di conciliazione nelle controversie di lavoro è stato abrogato perché inefficiente e inutile. Il meccanismo proposto per la negoziazione assistita sembra essere proprio lo stesso: inviare una raccomandata o compilare un verbale di mancato accordo e andare poi direttamente al processo, senza “passare” per la mediazione civile».
«Con la sola differenza, rispetto alla conciliazione in materia di lavoro, che la mediazione civile ha iniziato a funzionare veramente e tanti cittadini e imprese ne sono soddisfatti. Secondo i dati del Ministero della Giustizia nel 2012 in mediazione civile sono stati siglati 18.357 accordi e nel 2013, anno di vacatio dell’obbligatorietà, 5.715».

Il coinvolgimento dell’Associazione al tavolo

«La strada intrapresa – conclude l’Assiom – per rilanciare l’efficienza della giustizia civile e dare maggiori garanzie di tutela dei diritti a cittadini ed imprese, pertanto, non è una strada giusta se di fatto cancella la mediazione civile. Riteniamo che un serio tavolo delle riforme in materia di giustizia civile debba vedere la partecipazione dell’ASS.I.O.M. in rappresentanza di tutti quegli Organismi di mediazione che hanno dimostrato di avere»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *