Congresso CNF:Fischiato Alpa

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Riforma giustizia, fischiati Leone e Alpa
Proteste al Congresso nazionale forense

Inaugurati i lavori al teatro Petruzzelli di Bari
Il senatore del Pdl: «Non si può avere di più»

LA RIUNIONE DEGLI AVVOCATI

Riforma giustizia, fischiati Leone e Alpa
Proteste al Congresso nazionale forense

Inaugurati i lavori al teatro Petruzzelli di Bari
Il senatore del Pdl: «Non si può avere di più»

 

Il senatore Antonio Leone

BARI – Sono stati dedicati alla riforma dell’avvocatura i fischi che hanno accompagnato nell’apertura del trentunesimo Congresso Nazionale Forense, l’intervento del vicepresidente della Camera Antonio Leone (Pdl) e, in parte, anche quello del presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa. Dopo l’applauso che ha concluso nel teatro Petruzzelli il discorso di apertura del presidente dell’Ordine degli avvocati di Bari, Manuel Virgintino, e i saluti delle autorità locali, le contestazioni di una parte del pubblico sono cominciate quando Leone ha parlato della riforma che è stata approvata alla Camera ed è ora all’attenzione del Senato. Applausi e fischi anche per Alpa che ha auspicato che al Senato la riforma venga approvata così com’è.

IL COMMENTO – «Comprendo che le novità – ha risposto Leone – possano essere ostiche nell’impatto iniziale ma non si può avere di più. Questa riforma è sicuramente il primo passo per eliminare quelle discrasie che da 30 anni vengono messe sul tappeto ad ogni congresso nazionale forense». Sui contenuti Leone è sembrato determinato nel portare avanti il rinnovamento: «È una riforma nell’interesse dell’avvocatura, per salvare l’avvocatura non nell’interesse di chi vuole mettere le mani sull’avvocatura attraverso società imprenditoriali, attraverso tutto quello che ogni avvocato giustamente contrasta». Per Leone, i fischi sono probabilmente una «presa di posizione dovuta al fatto che, forse, non si comprende che stiamo vivendo un momento particolare, vuoi per la crisi, vuoi per la globalizzazione, vuoi per le evoluzioni societarie, vuoi per le evoluzioni dei sistemi statali». «Ritengo che anche attraverso questo dissenso, questi fischi – ha concluso – sarà possibile mettere qualche tassello al posto giusto rispetto a quello che è stato fino ad ora. La riforma non è ancora terminata e si potrà mettere mani a qualche punto».

LA DIFESA DI ALPA – «Speriamo che al Senato la riforma venga approvata così com’è, salvo modifiche future, perché se il 18 gennaio si sciolgono le camere dovremo aspettare altri 60 anni per avere una nuova riforma». È la risposta del presidente del Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa, a proposito della riforma dell’avvocatura. «Alcune frange non rappresentative numericamente dei giovani avvocati – ha chiarito commentando i fischi che hanno accompagnato gli applausi al suo intervento – sono contrarie alla riforma perché temono che possa portare più aggravi piuttosto che benefici. Ma io credo che la loro sia una posizione miope».

Fonte: Corriere del Mezzogiorno

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