Banca d’Italia: reintrodurre la mediazione

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BANCA D’ITALIA:”REINTRODURRE IL TENTATIVO OBBLIGATORIO DI MEDIAZIONE…”

Il Governatore della Banca d’Italia nella relazione 2013 dell’Istituto, pone l’accento sulla mediazione obbligatoria.

Questo quanto riportato nel testo di 308 pagine dove nelle pagine 117 e 118 si legge:

“Nel dicembre 2012 la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale per eccesso di delega il tentativo obbligatorio di conciliazione introdotto nel 2010. L’eventuale reintroduzione dello strumento, opportunamente corretto per superare alcune criticità presenti nelle norme abrogate, potrebbe contribuire a ridurre il contenzioso.

Di seguito il testo completo:

Giustizia civile. – Per accrescere l’efficienza degli uffici giudiziari è stata realizzata la loro riorganizzazione territoriale accorpando le sedi minori e sono stati compiuti progressi nel processo di informatizzazione. Dal settembre 2012 sono attivi i “tribunali

delle imprese”. Gli interventi, tesi ad accrescere il grado di specializzazione e a ridurre i tempi di lavoro e i costi di fornitura del servizio, sono coerenti con le indicazioni degli organismi internazionali.

L’obiettivo di riduzione del contenzioso è stato perseguito mediante la previsione di filtri all’accesso in appello e in Cassazione e la revisione della procedura per il riconoscimento dei danni derivanti dall’eccessiva durata dei processi (legge Pinto). Anche per garantire l’efficacia di tali misure andrebbe affrontato il problema dell’arretrato, eventualmente con misure straordinarie.

Nel dicembre 2012 la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale per eccesso di delega il tentativo obbligatorio di conciliazione introdotto nel 2010. L’eventuale reintroduzione dello strumento, opportunamente corretto per superare alcune criticità presenti nelle norme abrogate, potrebbe contribuire a ridurre il contenzioso.

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